Page 32 - Lago_Fucino
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Nota N° (4)
Claudio: Imperatore. Dopo l’uccisione del sanguinario Caligola ci fu un violento scontro tra fazioni per
decidere chi doveva essere il nuovo imperatore. Alla fine vinse Claudio che era membro della dinastia
Giulio – Claudia. Egli era un erudito, per questo si trovava a suo agio più in una biblioteca che non in un
accampamento militare. Aveva scritto opere sulla storia di Cartagine e dell’Etruria; scribacchiò anche sulle
vicende della sua famiglia, in quanto poteva districarsi in quella parentela, dove si annoveravamo divorzi,
adozioni, donne con tre o più mariti e imperatori con più di cinque mogli. Descrisse altresì quei fratelli
e nipoti morti suicidi o avvelenati; riportò pure le vicende di sua zia Giulia, figlia di Augusto, scacciata dalla
corte per ordine del padre per la condotta scandalosa e poi morta in esilio a Reggio. Svelò anche la causa
dell’esilio di Ovidio, la verità del suo incesto con Giulia Glavinia, la storia di una sorella di Caio che per
due volte venne espulsa da Roma e poi uccisa; parlò pure di Brusilla, amante di suo fratello Caligola che,
dopo morta, venne divinizzata. Di tutti questi fatti, Claudio riempì due volumi, però quando comprese che
non avrebbe potuto riportare i misfatti dei fratelli, della mamma, della nonna e della sua famiglia si fermò.
Claudio aveva scarsa esperienza amministrativa, però una volta assunto il potere, lo resse con abilità e
moderazione e, volendo realizzare i grandi disegni concepiti da Cesare, intraprese grandi opere tra
le quali il prosciugamento del Lago Fucino. Ebbe 4 mogli: Plazia Urgulanilla; Elia Petina; Valeria
Messalina che, quando la sposò era una bambina di soli 14 anni, mentre Lui era già anziano, pieno di tic,
balbuziente e pure zoppo. Valeria aveva 23 anni allorché, per “questioni di corna” fu fatta uccidere dal
marito nell’anno 48 d.C., l'ultima moglie fu la sua bella nipote Agrippina Minore, figlia di suo fratello
Caligola, favorita di Pallante schiavo di Antonio e liberto di Claudio. Per intelligenza Agrippina, superò
Elia Petina protetta da Narciso e Lollia Paolina tutelata da Callisto. In seguito, Agrippina pensò non
solo al futuro di suo figlio Nerone, ma anche a “sistemare per le feste” il marito che, continuava ad
incanutire, però troppo a rilento, secondo le mire dell’ambiziosa figlia di Germanico, che aveva già pensato
di affrettarne la fine. Infatti, Claudio smise di vivere nel 54 d.C. in preda a violenti e atroci rantoli di dolore,
avvelenato da una ciotola di funghi, somministratoli dalla famosa Locusta aiutata dal medico Senofonte,
quasi sicuramente per opera della sua ultima amata, cioè: la cara nipotina e bella mogliettina Agrippina.
Nota N° (5)
Alessandro Torlonia, Principe di Fucino. (Vedi nota nella pagina dedicata).
Nota N° (6)
Frantz Mayor De Montricher, ingegnere. 19.4.1810 (Jean-François) Lully (VD), 28.5.1858 , in Abruzzo,
rif., di Morges e Lully. Figlio di Jean-Charles-Louis, commerciante, e di Marie-Nicolette-Pauline-Françoise
Chamot. ∞ una Mathilde. Frequentò l'istituto di educazione di Gottstatt (1820-21), e dal 1826 studiò al
Politecnico di Parigi; nel 1828 fu promosso all'Ecole des ponts et chaussées. Fu ingegnere in Francia nei
Dipartimenti di Basses-Alpes (1829), Loira (1830) e Drôme (1833). In seguito fu incaricato di svolgere gli
studi per la realizzazione della linea ferroviaria Lione-Marsiglia (1834-35). Costruì il canale di Marsiglia
(1839-45), con il ponte acquedotto di Roquefavour (1842-47), e diresse il servizio generale del Dip. Bouches-
du-Rhône (1848-54). Nel 1852 fu nominato ufficiale della Legion d'onore. Fu direttore generale e progettista
dei lavori dell’Emissario per il prosciugamento del Lago Fucino per conto del principe Alessandro Torlonia.
Si ammalò, durante la costruzione della galleria sotterranea nel Fucino (Abruzzo), che stava dirigendo con
Henry-Samuel Bermont e Alexandre Brisse. Morì a Napoli.
Nota N° (7)
Henry Samuel Bermont, ingegnere. 4.5.1823 Assens, 20.6.1870 Montpellier, rif., di Assens. Figlio di
Charles-Henri-Victor, cancelliere della giudicatura di pace, deputato al Gran Consiglio, e di Susette Ortlieb.
Fratellastro di Louis-Auguste. ∞ Léontine-Jeanne Senaux, di Bédarieux ( 1910). Ingegnere, si formò quasi
certamente con Frantz Mayor de Montricher. Con quest'ultimo collaborò alla costruzione del canale della
Durance nei pressi di Marsiglia, poi ai lavori di prosciugamento del lago Fucino in Italia; nel 1858 gli
succedette alla direzione dei lavori. Dopo la morte di Henry Samuel Bermont, la Direzione dei lavori fu
affidata ad Alexandre Brisse.
Nota N° (8)
Alexandre Brisse, Scrittore, Commendatore, ingegnere, direttore dei lavori del prosciugamento e
della bonifica del Fucino. Era nato a Parigi nel 1882. Dopo aver diretto i lavori del prosciugamento e
della bonifica della Pianura del Fucino, scrisse assieme a Léon De Rotrou le più grandi Opere Letterarie e
Scientifiche riguardanti il Fucino e, non solo il Fucino; realizzò pure il monumentale Atlante Del Fucino.
Tali grandiose Opere, in qualche caso, vengono scimmiottate da altri autori. Resta solo da aggiungere che, a
tutt’oggi, sono ancora insuperabili Capolavori di Ingegneria Idraulica, Storica e Letteraria. La sua vita si
concluse a Roma, dove le sue spoglie, nella stessa Città, riposano nel Cimitero monumentale, Il Verano.
Nota N° (9)
Nicola Carnevali. È stato un valente architetto dell’Urbe; fu anche uno dei migliori architetti di Casa
Torlonia per la quale sovente svolgeva la sua opera. Tra le tante altre opere, ha progettato e diretto i lavori
del grandioso Monumento dell’Incile che costituisce la Testa del nuovo Emissario Torlonia.