Page 4 - Lago_Fucino
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Galleria Torlonia “Sezione”
                                La sezione trasversale è di mq  19,611 netti.
                                                    2
                         Sezione che è costante per tutta la sua lunghezza
                                Progetto di: Frantz Mayor De Montricher










                                                                    Galleria Romana – Sezione tipica.
                                                                       La sua sezione era molto variabile,
                                                                                            2
                                                                          si ristringeva fino a m  3,73














                                                       Galleria Torlonia       —  SEZIONI TRASVERSALI —     Galleria Romana

                    Le acque iniziarono a defluire dal Lago il 9 Agosto del 1862; il 30 Aprile del 1868
                   era affiorata: la Terra più fertile d'Italia. Nel 1876 quell’Opera Idraulica di grande
                   interesse  e  più  prestigiosa,  sino  allora  eseguita,  era  definitivamente  conclusa:
                   onestamente — Alessandro Torlonia — venne onorato e gratificato. Peccato però
                   che Frantz Mayor De Montricher non poté vedere finita la grandiosa Opera che
                   Lui, con passione e capacità unica e originale aveva progettato, poiché, a Napoli, il
                   28 Maggio del 1858, a soli 48 anni era deceduto.
                   Henry  Samuel  Bermont,  ebbe  problemi  di  salute,  e  per  essere  curato  dovette
                   tornare  in  Francia,  morì  a  Montpellier  il  20  Maggio  del  1870.  Solo  Alexandre
                   Brisse, restò fino all’ultimo nel Fucino, e forse, solo Lui, poté vedere compiuto in
                   modo  definitivo  quel  sogno  a  cui  con  altri  Amici  avevano  collaborato  con  dotta
                   professionalità, passione, competenza e serietà per trasformarlo in realtà.

                      Prima  di  Alessandro  Torlonia,  a  prosciugare  quel  Lago,  ci  avevano  provato,
                   probabilmente  senza  mai  riuscirci,  anche  imperatori  e  re;  per  primo,  Claudio
                   Tiberio Druso  (11)  che nell’anno 41 d.C. (dopo Cristo), fece scavare una galleria lunga
                   5.653 metri che, dal Lago Fucino, attraversava i calcarei sotto il Monte Salviano,
                   fino a raggiungere il — Fiume Liri — (nella Valle Roveto, nei pressi di Capistrello (L’Aquila).

                   Sui due versanti opposti del Monte Salviano, i Romani realizzarono 8 cunicoli a
                   sezione  inclinata;  maestoso  è  il  Cunicolo  Maggiore   (12)   costituito  da  tre  grandi
                   arcate sovrapposte una più sopra dell’altra, comunicanti tra loro e con la galleria
                   sottostante,  inoltre  sul  tracciato  della  medesima,  scavarono  40  pozzi  a  sezione
                   quadrata,  che  raggiungevano  il  piano  della  quota  di  fondo  del  tunnel  che,  oltre
                   all'accesso  e  alla  risalita  dei  lavoratori,  servivano  soprattutto  per  l'aerazione,
                   indicare le direzioni per scavare tra un pozzo e l'altro, tirare fuori l'acqua, i materiali
                   di risulta e introdurre il necessario per il rivestimento interno della galleria stessa.
                   Per fare questo, in condizioni inumane, impiegarono circa 22.500 schiavi e 7.500
                   maestranze  per  11  anni.  Gaio  Plinio,  detto  “Il  Vecchio”  (che  era  sceso  nella  galleria)  ci
                   lasciò la sua umana testimonianza: «Si dovette tagliare con lo scalpello la roccia
                   viva  ed  ogni  lavoro  si  dovette  approntare  a  turni  implacabili,  nelle  viscere  del
                   monte nella più totale oscurità; cose queste che, non possono essere concepite se
                   non da chi le vide, né il linguaggio umano è capace di descriverle».
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