Page 3 - Lago_Fucino
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© 2009 Luigi Tudico
Fucino
Trasacco Luco Dei Marsi
Pianura Del Fucino oggi è la — Terra più fertile D'Italia —
L A
però per parecchi millenni, Questa era continuamente stata
sommersa dall’acqua del Lago Fucino. Quando c'era il
lago, su di Esso volavano stormi di Folaghe e di Gabbiani e
i Pescatori e le Popolazioni circostanti da ogni parte della
conca, li vedevano volteggiare nel cielo e sull'acqua. Dopo
tanti anni dal prosciugamento definitivo del lago, che ebbe
luogo per la grandiosa Opera Ingegneristica iniziata nell’anno
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1854 da — Alessandro Torlonia — meriterà il titolo di: Principe di Fucino . Questi,
ricercherà a livello mondiale e individuerà a Marsiglia (Francia) degli ottimi ingeneri
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idraulici: Frantz Mayor De Montricher che svilupperà il progetto e sarà anche il
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direttore generale; Henry Samuel Bermont, l’ingegnere capo e Alexandre Brisse,
il direttore dei lavori (8) . La splendida struttura monumentale dell’Incile che
costituisce la testata del grandioso Emissario Torlonia, su cui svetta imponente la
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grande Statua di Maria Immacolata Concezione, fu opera di: Nicola Carnevali ,
architetto di Roma. Dalla Francia, per raggiungere il Fucino, emigrò un consistente
numero di operai specializzati: minatori, tagliapietre, muratori, capi squadra,
carpentieri, geometri, carrettieri, ed altri. La forza lavorativa complessiva, all’80%
importata da fuori assieme a quella locale, raggiungerà picchi giornalieri di 4.000
unità. Alessandro Torlonia, volendo dar piena vita al progetto del “Gran Cesare” in
armonia con il Gruppo Dirigente e le maestranze: realizzò una nuova galleria a
forma ovoidale a base concava (10) , avente una sezione costante di metri quadrati
19,611 netti, per una lunghezza di metri 6.301,48; con la pendenza del 2‰ per i
primi 250 metri e lo scoscendimento dell’1‰ per i restanti 5.941,48 metri. La
galleria la rivestirono: con mattoni di qualità per 315 metri, e per metri 3.412 con
ottima pietra da taglio, legata con cemento idraulico, calce e malta pozzolanica. La
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portata “nominale” di progetto era di 50 * metri cubi d’acqua al secondo; m 3/s’’ 49,60
3/s’’
“massima” per secondo (178.560 metri cubi per ogni ora), e m 35÷40 d’esercizio”. Il che
comporta una velocità di scorrimento dell’acqua di metri 1,90 per ogni secondo:
«peculiarità queste in grado di garantire un funzionamento continuo regolare, di
tutto riposo e sprovvisto di ogni e qualsiasi problema».
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* La portata massima del Fiume Liri: è di 50 metri cubi d’acqua per ogni secondo.