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INAUGURAZIONE DEL NUOVO
                                            “EMISSARIO TORLONIA”


                                                                Inaugurazione dell’inizio dei lavori del
                                                                    prosciugamento del “Lago Fucino”
                                                                                     15 Febbraio 1854




























                     Dal tempo di Claudio, erano trascorsi 1800 anni e, in tutto quel tempo, la Marsica
                   non aveva più visto tanti uomini occupati nello stesso luogo ad eseguire un’opera
                   di pace, di civiltà e di progresso; persone di buone abitudini quali erano i Marsi,
                   forti  e  robusti  lavoratori,  sani  e  di  buone  tradizioni,  per  operosità,  e  impegno
                   superavano le aspettative degli ingegneri, Enrico Bermont e Alessandro Brisse, a
                   quest’ultimo sarà riservata la gioia di portare a compimento la colossale impresa.

                   L’ing. A. Brisse, era sempre presente in tutti i luoghi pericolosi, dove mangiava e
                   sovente vi dormiva e, non si allontanava se non quando i pericoli e le emergenze
                   erano  stati  superati.  L’attaccamento  e  la  responsabilità  che  ognuno  sentiva  al
                   buon  compimento  dell’opera,  proveniva  soprattutto  dal  buon  esempio  dato  dal
                   principe Alessandro, che sovente arrivava da Roma a cavallo, affrontando a volte
                   insidie e pericoli, superando i monti abruzzesi, sfidando i disagi delle stagioni, il
                   freddo,  i  temporali  improvvisi,  la  neve  e  l’afoso  caldo  dell’estate.  Alessandro
                   scendeva spesso dai pozzi, si infilava nei cunicoli e nella galleria in costruzione; si
                   recava nei posti e nei passaggi più rischiosi che si possono immaginare.

                   Nel 1862. furono ultimate le opere necessarie alla costruzione dell’Emissario, del
                   bacino di scaricamento e dello sbarramento per regolare lo scolo delle acque.

                   Con Decreto Reale, Il 30 Aprile dello stesso anno, si ordinava di procedere in via
                   amministrativa alla constatazione del limite esterno del Lago.

                   I rilievi di limitazione vennero effettuati secondo il regolamento annesso al Regio
                   Decreto  e, nei giorni 21 e il 22 Luglio, si ratificarono i processi verbali.

                   Stabiliti i limiti del perimetro del Lago, si scelse il giorno 9 Agosto per effettuare la
                   prima emissione delle acque attraverso l’Emissario Torlonia. Emissario che sino
                   ad allora era stato costruito per un’estensione di metri 4.452, esclusa una piccola
                   galleria a sifone, realizzata per immettere le prime acque nella galleria principale,
                   della quale, per raggiungere la testa monumentale dell’Incile del nuovo Emissario
                   si dovevano costruire ancora metri 1.449.

                   Dopo  8  anni  di  smisurati  sacrifici  e  di  sforzi  che,  per  molti  aspetti,  sembravano
                   superiori alle capacità umane, superate in modo splendido le enormi difficoltà, vide
                   la luce il giorno che i Marsicani avevano desiderato invano per 18 secoli.
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