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GRAN PROFILO
                                     “EMISSARIO CLAUDIO TORLONIA”

                      Nel contratto di concessione, si parla sempre di “ristrutturazione dell’Emissario di
                   Claudio”, però — Alessandro Torlonia: non è stato il restauratore di quei lavori —
                   perché quelle opere rivelavano parecchie carenze strutturali; Alessandro, volendo
                   dare piena attuazione al progetto del “Gran Cesare” costruì un Emissario nuovo.

                   È vero! — nessuno lo ha mai negato — l’Emissario Torlonia recupera in parte il
                   percorso  della  galleria  Romana,  però  non  ne  ha  semplicemente“abbassato  solo
                   lievemente il fondo”, al contrario: questo è stato “sprofondato” mediamente di metri
                   2,50 a quasi 5,00 metri su tutta la lunghezza della leggendaria e gloriosa Galleria

                   fatta costruire dall’imperatore Claudio dal 41 d.C. al 52. d.C.
                   Siffatto conferma pienamente che gli Ingegneri di Torlonia ritennero valevole ed
                   apprezzarono notevolmente l’antico progetto Romano; ed è un vero peccato che i
                   vetusti scrittori non ci hanno tramandato i nomi degli abili architetti e dei competenti
                   ingegneri che elaborarono lo studio di quel grandioso e stupendo progetto …


                   LEGENDA DEGLI ELABORATI TECNICI:
                   A = Fondo del nuovo Emissario Torlonia. B = Fondo dell’Emissario di Claudio. C = Volta dell’Emissario Torlonia.
                   D = Roccia calcarea compatta. E = Ghiaie e ciottoli. F = Concrezioni calcaree. G = Argille e sabbie. H = Terra vegetale.

                         Nuovo Emissario  TorloniaNuovo Emissario  Torlonia
                          Nuovo Emissario  TorloniaNuovo Emissario  Torlonia           Sezione
                                Profilo Longitudinale
































                          N.B. Gli elaborati tecnici peculiari, danno l’impressione che il Monte Salviano sia molto alto e ripido, e i cunicoli
                   esageratamente scoscesi. Questo fatto, dipende solo dalla scala delle rappresentazioni grafiche, perché l’altezza del
                   Monte  è  notevolmente  più  grande  rispetto  alla  sua  lunghezza.  Nella  realtà  il  Salviano  ed  i  cunicoli  presentano
                   un’inclinazione razionale tantoché, questi ultimi, sono praticabili e percorribili a piedi, con carriole ed altri mezzi.

                                  LA TAVOLA IN FIGURA: dai Tomi di: Alexsandre Brisse & Léon De Rotrou

                   Nella  rappresentazione  grafica,  il  colore  celeste  identifica  l’antica  Galleria  di  Claudio che, dalle vasche dell’Incile
                   Romano, attraversava sotto il Monte Salviano e i Campi Palentini per metri 5.653,54 fino a raggiungere il Fiume Liri.

                      Tutta la zona colorata in rosa, indica l’abbassamento del fondo della galleria di Claudio che venne operato con la
                   costruzione del Nuovo Emissario Torlonia. Nel corso dei lavori, oltre a fare scendere decisamente la quota di base; la
                   trasformazione fu radicale; come quando dal percorso di un sentiero si costruisce un’autostrada: si portò la sezione
                   trasversale, da incostante e irregolare che era, a metri quadrati 19,611 netti per tutta la sua lunghezza, a regolarizzare
                   la pendenza, ad eseguire i rivestimenti a Regola d’Arte: sotto i Campi Palentini con ottimi blocchi di pietra da taglio
                   squadrata per i piedritti, per la base e la volta, con particolari accorgimenti sul novo tratto partente dal nuovo Incile, e
                   con mattoni di qualità fino a sotto il Monte Salviano. Nel tratto realizzato nella roccia, perché inutile, non fu eseguito
                   nessun rivestimento. Si è inoltre aumentato l’estensione della galleria per metri 660,84; cioè da dove erano ubicate le
                   Vasche Romane fino a raggiungere il nuovo Incile, dove inizia l’Emissario Torlonia, sulla cui sommità, a guardia,
                   svetta imponente la grande statua della Vergine Maria Immacolata Concezione, alta metri sette.
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