Page 129 - Le Mie Poesie
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Il Pastore
Va il pastore col suo gregge,
sui colli, sui monti
e sui bassifondi,
nella campagna e nel prato.
Bello florido, non rasato,
con abbondanza di tenere erbette,
nel mezzo si celano le belle violette.
Il pastore, affaticato
per il gregge che ha guidato,
affida il compito al suo cane,
per far sì che sorvegli il gregge
e dai pericoli lo protegge.
Fatto questo si riposa,
sotto un abete ne assapora la quiete.
Mentre le pecore brucano l’erba,
brucando brucando, si allontanano.
Ma il cane che sorveglia,
coll’abbaiare suona la sveglia.
Così il cane e il pastore,
con un po' di buon’umore,
riuniscono le pecore.
Passa il tempo, il giorno muore,
le pecore riunite,
vanno rimesse nell’ovile.
Il pastore assai gentile,
col suo piffero l’accompagna.
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