Page 2 - Il Prosciugamento del Lago Fucino - La Naumachia
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…  «la  carneficina  fu  tale  che  l’onda  vitrea  dell’acqua  del  Lago  Fucino,  si
                   colorerà di rosso con il sangue umano» …

                   … erano migliaia e migliaia di uomini, moltissimi di questi persero la vita, in gran
                   quantità finirono di esistere per dissanguamento, altri per le gravi ferite riportate,
                   parecchi  rimasero  per  sempre  orrendamente  deturpati:  storpi,  monchi,  ciechi,
                   mutilati, paralizzati; solo pochissimi si salvarono e, Claudio, vedendo quel Lago:
                   “Plenum di sanguine”, forse temendo l’ira del dio Fucino, concesse loro la libertà.

                     Publio Cornelio Tacito, racconta:
                    «Di là vedevi un urtarsi e un cozzare di zattere contro zattere, e repente di qua
                   un  inoltrarsi,  d’alzarsi,  inabissarsi  di  barche  su  barche,  impetuosamente:  da
                   per  tutto  un  cozzare,  un  azzuffarsi,  un  ferire,  in  lottar  rabbiosamente,  un
                   vincere,  un  cader  di  mille  schiavi,  un  romper  d’arti,  di  gemiti,  di  sangue,  di
                   dolore e di uno sfasciar di navi».


                   Come consuetudine di quei tempi, tutto si svolgeva tra urli d’incitamento e di gioia,
                   insaporito  da  eccelso  godimento  di  Claudio  e  del  suo  popolo,  entrambi  assetati
                   sempre della sofferenza e del — multum vulnerum — sangue degli altri.
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